Giovedì, 4 aprile 2019

Università e Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento: firmato l'accordo

Obiettivo: promuovere una formazione continua e prevedere iniziative di aggiornamento mirate per ingegneri già in attività e per studenti

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Come favorire l’innovazione tecnologica e organizzativa nel settore dell’ingegneria e sostenere la competitività del comparto a livello nazionale e internazionale? La risposta sta nello sviluppo e nell’aggiornamento di competenze culturali-tecniche e scientifiche di alta qualità, progettate in ambito accademico fianco a fianco con chi già opera nel settore.

Questo l’intento che sta alla base dell’accordo stipulato a Mesiano tra due dipartimenti dell’Ateneo trentino – il Dipartimento di Ingegneria industriale e il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica – e l’Ordine degli Ingegneri del Trentino.

L’intesa pone le basi per la co-progettazione di iniziative di formazione per chi già opera o intende lavorare come ingegnere/a e, dall'altro, al monitoraggio delle esigenze formative del settore per lo studio di programmi didattici sempre più efficaci.

Il documento è stato sottoscritto dal direttore del Dipartimento di Ingegneria industriale (DII) Dario Petri, dal direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica (DICAM) Oreste Salvatore Bursi e dal presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento, Giovanni Maria Barbareschi

L’obiettivo è quello di mettere in contatto le esigenze e le competenze di chi ha maturato esperienza lavorativa sul campo con la ricerca, lo studio e la specializzazione portati avanti in ambito accademico, in un’ottica di scambio reciproco e crescita di entrambe le parti.

Un impegno che per quanto riguarda l’Ateneo rientra tra le attività messe in campo per entrare in relazione con il tessuto sociale e produttivo del territorio, mettendo a disposizione le proprie competenze e le proprie infrastrutture di servizio.

Quella che, oltre alla didattica e alla ricerca, viene definita la cosiddetta “terza missione” dell’università. Per gli ingegneri, del resto, la formazione continua è un obbligo statutario “per mantenere le proprie capacità professionali ad un livello adeguato allo sviluppo della tecnologia, della legislazione, e dello stato dell’arte della cultura professionale”.

Ulteriori dettagli nel comunicato stampa