Martedì, 27 ottobre 2015

A Battiston e Zambelli il Premio Internazionale Nordsud 2015

Doppio riconoscimento per l'Università di Trento

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I due professori sono stati premiati per i loro contributi scientifici, rispettivamente nella fisica e nell’economia, dalla Fondazione Pescarabruzzo per il dialogo tra il Nord e il Sud del mondo. Ai vincitori è stato poi chiesto di illustrare la loro idea di contemporaneità.

Trento, 27 ottobre 2015 – (e.b.)

Due professori dell’Università di Trento, Roberto Battiston e Stefano Zambelli, hanno ricevuto sabato scorso a Pescara il premio internazionale NordSud 2015 della Fondazione Pescarabruzzo per la sezione “Scienze”. Il riconoscimento mondiale, giunto alla settima edizione, viene assegnato a esponenti della letteratura e delle scienze sulla base di un contributo scientifico, pubblicato negli ultimi due anni, che la giuria giudica particolarmente rilevante. Battiston e Zambelli si sono aggiudicati due dei quattro premi del 2015. Gli altri due sono andati a Andrés Barba per la narrativa e a Lambert Schlechter per la poesia. Nelle sei edizioni precedenti il premio è stato assegnato solamente a quattro italiani (su un totale di 23 premiati) ed è la prima volta che il premio per le scienze sociali viene dato a un italiano. Gli organizzatori hanno poi chiesto ai vincitori di fare un discorso sull’idea della contemporaneità durante la cerimonia di premiazione.

A Roberto Battiston, fisico e presidente dell’Agenzia spaziale italiana Asi, è stato attribuito il premio per le scienze esatte e naturali per un articolo su “Physical Review Letters” relativo ai primi risultati emersi dal rivelatore di particelle Alpha Magnetic Spectrometer (AMS) agganciato alla stazione spaziale internazionale. Battiston mette in evidenza gli orizzonti che questa missione apre per lo studio dei raggi cosmici, dell’antimateria e della materia oscura e, in generale, per comprendere fenomeni dell’universo ancora sconosciuti.
Sulla sua idea di contemporaneità Battiston afferma: «La fisica moderna ci ha insegnato come la contemporaneità sia una illusione e dipenda dai sistemi di riferimento degli osservatori. Questo ci può fare riflettere non solo sui fondamenti della realtà che ci circonda ma anche sul processo della scienza, teso a togliere uno dopo l’altro i veli dell’illusione per giungere al nocciolo ultimo delle cose».

All’economista Stefano Zambelli, invece, è stato conferito il premio per le scienze sociali per un articolo del “Cambridge Journal of Economics” nel quale la complessità delle interazioni fra i sistemi economici nazionali, descritti attraverso il modello economico keynesiano di Goodwin, è studiata unendo approcci metodologici apparentemente distanti fra loro: la fisica sperimentale digitale di Fermi-Pasta-Ulam, l’economia comportamentale classica di Herbert Simon e l’economia computazionale di Kumaraswamy Vela Velupillai. La conclusione principale è che l’apparente erraticità dei cicli economici potrebbe essere dovuta alle interrelazioni presenti nella cosiddetta globalizzazione. La politica economica, per essere efficace, dovrebbe tener conto della complessità di queste interazioni.
Zambelli illustra poi così la sua idea di contemporaneità: «Da un lato c’è la constatazione che di fronte agli occhi di tutti vi sono problemi economici molto gravi, dall’altro lato c’è una specie di pensiero unico degli economisti che tende a introdurre ipotesi semplificatrici che portano a pochissima conoscenza dei processi economici reali ma impongono forti prescrizioni e orientano le scelte dei decisori politici. È oramai un metodo diffuso degli economisti, trovandosi a dovere trattare di problemi complessi, scegliere gli assiomi o i presupposti che portano alle conclusioni desiderate e alle conferme attese, piuttosto che cercare di superare le difficoltà di analisi per acquisire nuove conoscenze. Credo sia dovere degli economisti cercare di comprendere i processi economici reali evitando dannose semplificazioni».

IL PREMIO
Premio internazionale NordSud di letteratura e scienze della Fondazione Pescarabruzzo, giunto alla VII edizione, intende promuovere il dialogo tra il Nord e il Sud del mondo, contatti, scambi, influenze, attraverso il contributo di esponenti della letteratura (poesia e narrativa) e delle scienze (esatte e sociali) e la rappresentazione della loro idea della contemporaneità. 
Istituito nel 2009, il premio si è imposto per l’originalità e un albo d’oro di vincitori. Per la letteratura nelle scorse edizioni erano stati premiati: Peter Handke, Joumana Haddad, Lars Gustafsson, Kamila Shamsie, Evgenij Rejn, Radwa Ashour, Aleksandar Hemon, Maram al-Masri, Luis Sepúlveda, Michael Krüger, Ko Un e André Aciman. E per le scienze: Lucia Votano, Kumaraswamy Vela Velupillai, Jayati Ghosh, Stanko Stanić, Klaus G. Strassmeier, Giovanni F. Bignami, Jean-Paul Fitoussi, Giulia Biffi, Anwar Shaikh, Edoardo Boncinelli e Shu-Heng Chen.
Alle opere vincitrici di ogni sezione è conferito un premio di 4 mila euro. La giuria è composta da Nicola Mattoscio (presidente), Stevka Šmitran (segretario), Franco Cardini, Francesco Marroni, Elio Pecora, Benito Sablone e Lucia Votano.

Ulteriori informazioni sul sito: www.fondazionepescarabruzzo.it

Nel box di download gli interventi sulla contemporaneità tenuti sabato dai vincitori dell’Università di Trento

Nella photogallery alcune foto della cerimonia (foto Alessandro Germano)