Lunedì, 16 novembre 2015

Prima cerimonia di proclamazione pubblica per i laureati dell’Università di Trento

L’abbraccio della città insieme a familiari e amici; un augurio per il futuro

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Una cerimonia per la città, un augurio per il futuro. Un momento di visibilità pubblica per i neodottori dell’Università di Trento, ma anche una grande soddisfazione per tutta la comunità locale. Una festa di piazza dove però è arrivata l’eco dei drammatici eventi delle ultime ore a Parigi.

«Il nostro cuore e la nostra ragione sono oggi provati», ha esordito il rettore Paolo Collini nel dare il benvenuto ai 366 neolaureati dell’Università di Trento che oggi sono stati protagonisti della prima cerimonia pubblica di Ateneo in piazza Duomo. «Come cittadini europei siamo costernati di fronte alle notizie che ci arrivano da Parigi. Ma dobbiamo cercare di tener vivo in noi anche in questa occasione l'orgoglio di appartenere ad una grande cultura e, allo stesso tempo, sforzarci di rimanere aperti al mondo. Dobbiamo saper combinare la comprensione delle ragioni di chi guarda al nostro Paese con speranza - e il pensiero va ai molti migranti che bussano ogni giorno alle nostre porte in cerca di salvezza da guerre e difficoltà economiche ma anche per entrare nella nostra vita sociale - con l'attenzione alla sicurezza delle nostre comunità».

I laureati dell’Università di Trento, che hanno sostenuto la prova finale del proprio corso di laurea nei mesi di luglio e settembre, sabato 14 novembre hanno ricevuto, in Piazza Duomo, la pergamena e sono stati proclamati “dottori”.

L’iniziativa è stata organizzata dall’Università di Trento con la collaborazione del Comune di Trento e della Provincia autonoma di Trento.

Il Corteo accademico è partito alle 10.50 dal Rettorato per raggiungere Piazza Duomo, dove alle 11 ha avuto inizio la cerimonia ufficiale. A dare il benvenuto a neolaureati e familiari in questa prima occasione pubblica in Piazza Duomo è stato il rettore dell’Ateneo trentino, Paolo Collini.

Dopo il momento iniziale di raccoglimento e l’inno nazionale, il pensiero di tutti è andato subito a loro, i protagonisti di questa cerimonia: gli studenti. Molti resteranno a Trento per proseguire la propria formazione con la laurea magistrale. Altri conserveranno questa esperienza di crescita personale e professionale nel cassetto dei ricordi e magari torneranno in Trentino per dar vita qui a progetti professionali e di vita. Una festa che oggi non è soltanto la loro, perché se hanno potuto iscriversi all’università e oggi laurearsi, lo devono ai propri sforzi ma anche ai sacrifici delle loro famiglie e agli investimenti in infrastrutture e conoscenza che la comunità trentina ha garantito.

La cerimonia ha quindi preso il via con i saluti istituzionali. Il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, si è rivolto ai neolaureati in Piazza Duomo complimentandosi per la tenacia, l'intelligenza e l'impegno: «Il mondo ha bisogno di voi: delle vostre energie, delle vostre competenze, della vostra preparazione, della vostra giovinezza. Qualunque sia il vostro campo, vi auguro di trovare il modo per dare il vostro contributo, per esprimere il vostro talento, per prendervi il posto che vi spetta». Infine un ringraziamento speciale agli studenti trentini «di cui la città è orgogliosa» e agli studenti fuori sede che sono stati ospiti in questi anni: «Se Trento oggi è una città giovane, animata, vivace, lo dobbiamo in larga parte a voi, che avete affollato locali, piazze, impianti sportivi, incontri culturali, portando una ventata di aria nuova».

Sara Ferrari, assessora all’università e ricerca della Provincia autonoma di Trento, ha espresso un plauso a questa nuova iniziativa: «Oggi è una giornata importante per tutti voi e per tutti noi. L'investimento in formazione universitaria è un vantaggio competitivo sia per il singolo che per l'intera provincia. Su queste basi si giustifica il sostegno finanziario della nostra Autonomia all'Ateneo. Per questo è giusto celebrare pubblicamente il raggiungimento di un traguardo che è individuale, ma che ha anche un significato "pubblico"».

Il presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Trento, Innocenzo Cipolletta ha sottolineato il valore anche simbolico di questo momento: «La laurea è un traguardo per gli studenti, per le loro famiglie, per il territorio e, in generale, anche per il Paese, la cui crescita sempre più si baserà sulla conoscenza e sull’innovazione che la cultura può dare».

«Questa cerimonia – ha sottolineato il rettore Paolo Collini nel primo degli interventi programmati – suggella un rapporto tra voi laureati e la vostra università; un rapporto che da oggi non sarà più in molti casi alimentato dalla "frequentazione" quotidiana, ma basato su un legame che accompagnerà nella vita il vostro cammino personale e professionale». E ha aggiunto: «L'essere una o un laureato dell'Università di Trento sarà così non solo un elemento distintivo di ognuno di voi, ma soprattutto il segno tangibile di un'esperienza vissuta in questi anni nella nostra università, nelle città di Trento e Rovereto, in un territorio bellissimo che anche grazie ai laureati della nostra università, al loro lavoro e al successo che ne sanno trarre ha la reputazione di essere un luogo dove la conoscenza e il talento trovano lo spazio che meritano. Sappiate tutti trarre il massimo da quanto questa comunità vi ha dato ricordando sempre che quanto più si è ricevuto tanto più si è tenuti a restituire».

È quindi intervenuto Alessandro Rossi che, dopo aver conseguito la laurea all’Università di Trento nel 1994 (nell’allora Facoltà di Economia, oggi Dipartimento di Economia e Management), attualmente è direttore Marketing Pasta Italia, Barilla G&R F.lli SpA. Da parte sua qualche consiglio a chi si appresta a entrare in una nuova fase della propria vita: «È un tempo importante e particolarmente ricco quello che i neolaureati dell'Ateneo si troveranno a vivere a valle di questa cerimonia». Ha condiviso con i giovani in piazza qualche sua esperienza di vita e li ha incoraggiati a realizzare le proprie aspirazioni.

Giulia Carnevali, in rappresentanza delle migliori laureate e dei migliori laureati, ha fatto un bilancio positivo dei propri studi e ha sottolineato l’importanza di cogliere le occasioni interessanti che vengono proposte per arricchire il proprio percorso personale e professionale.

Verso le 11.45, poi, nella piazza è risuonato l’Inno dell’Unione europea ed è iniziata la consegna delle pergamene ai neolaureati da parte del rettore Collini e del prorettore vicario Flavio Deflorian e la proclamazione dei neodottori da parte del Rettore. Il momento ufficiale si è concluso con il lancio del tipico cappello, il tocco, sulle note dell’inno universitario internazionale “Gaudeamus Igitur”.

In questa prima cerimonia pubblica di laurea erano stati invitati a partecipare tutti coloro che hanno superato l’esame finale nei mesi di luglio e di settembre dei corsi di laurea del Centro di Biologia integrata CIBIO e dei dipartimenti di Ingegneria civile, ambientale e meccanica; Ingegneria e Scienza dell’Informazione; Ingegneria industriale; Fisica; Matematica; Psicologia e Scienze cognitive. E i laureati che hanno conseguito il titolo nella sessione di settembre dei corsi di laurea dei dipartimenti di Lettere e Filosofia e di Sociologia e Ricerca sociale.

L’Ateneo trentino celebrerà d’ora in poi, pubblicamente e a cadenza regolare, questo importante traguardo con i suoi neolaureati.

Il video integrale della cerimonia sarà reso disponibile nei prossimi giorni sul canale YouTube dell’Università. Ulteriori informazioni: www.unitn.it/cerimonia_laurea

Maggiori informazioni nel Comunicato stampa allegato.