Sei studenti dell' Università di Trento hanno recentemente partecipato alla ASEA-UNINET SW 2019, programma di mobilità della durata di due settimane riservato a studenti laureati delle università partner della rete.
Nello specifico, sono stati selezionati gli studenti Matteo Sciubba (Dip. di Lettere e Filosofia), Elia Vincenzi (Dip. di Matematica), Francesca Fontanella (Dip. di Ingegneria civile, ambientale e meccanica), Giacomo Casadei (Dip. di Economia e Management), nonché Alberto Gloder e Ivan Giaccaglia (entrambi del Dip. di Psicologia e Scienze Cognitive).
Il tema del progetto di quest'anno e l’obbiettivo principale di ASEA UNINET è lo sviluppo sostenibile: di fatto, i partecipanti sono stati incoraggiati ad ampliare la loro consapevolezza su una questione globale, l'importanza della sostenibilità, e sulle sfide affrontate dalla società moderna.
Nel corso della students week i partecipanti hanno assistito a lezioni frontali con un approccio multidisciplinare ed hanno avuto l'opportunità di prendere parte a discussioni di gruppo e seminari sulla cultura indonesiana. E' stato inoltre effettuato uno studio sul campo, tramite visite culturali in loco. Infine, il programma si è concluso con la presentazione da parte degli studenti di alcune proposte sullo sviluppo sostenibile: tra queste è risultato vincitore il progetto presentato da Alberto Gloder inerente ad un' App per lo sharing-food.
Di seguito, alcuni consigli che gli studenti dell' Università di Trento desiderano condividere al termine di quest' esperienza:
“La sera, usciti dal maestoso fascino dell’ università, lo scontro con la realtà era inevitabile. Fuori esplodeva nel suo dramma la povertà vera (…) -Matteo pensa piano! - Questo fu il consiglio che mi fu dato quando mi rattristavo a pensare alla miseria. Questo è l’ unico vero consiglio che mi sento di riportare in Italia agli studenti sopraffatti da impegni e scadenze: pensate piano, pensate sempre e non smettete mai di farlo”.
“Il consiglio che ciascuno di noi si sente di darvi è: osate. Non fatevi frenare dalle 24 ore di viaggio, non fatevi intimidire dai costumi locali, date il meglio senza paura”.
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