Martedì, 26 febbraio 2019

Convenzione quadro 2019-2021: rinnovata l’alleanza tra Fondazione Caritro e UniTrento

Obiettivo: sostenere la produzione di conoscenza originale e innovativa e offrire maggiori opportunità di sviluppo per il territorio

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Cinque milioni di euro per sviluppare l’azione di supporto alla ricerca scientifica e tecnologica, per sostenere interventi nel campo dell’educazione, istruzione e formazione e per contribuire all’acquisto di attrezzature scientifiche ad alta precisione: è il risultato della convenzione 2016-2018 sottoscritta tra la Fondazione Caritro e l’Università di Trento.

Un’alleanza tra istituzioni che lunedì 25 febbraio è stata rinnovata con la firma di un nuovo accordo per i prossimi tre anni, dal 2019 al 2021.

La nuova Convenzione rinnova le intese assunte in precedenza, ma con un obiettivo in più, un occhio di riguardo alle ricadute sul territorio della ricerca finanziata.

La novità riguarda quei progetti finanziati nell’ambito dell’Accordo, che riusciranno ad avviare l’iter di brevettazione.

Alla Fondazione sarà garantito un ritorno minimo del 5% del valore complessivo del brevetto: risorse che saranno reimmesse nelle azioni di finanziamento alla ricerca, sia verso la stessa Università, sia verso la Fondazione per la Valorizzazione della Ricerca Trentina, costituita lo scorso dicembre da Fondazione Caritro. Un circuito virtuoso che permetterà di sostenere la ricerca applicata, dedicando risorse allo sviluppo di specifici progetti in grado di creare valore economico per il territorio, con l’ambizione che possano divenire prodotti per il mercato industriale.

Nella convenzione rinnovata dal Presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Michele Iori, e dal Rettore dell’Università di Trento Paolo Collini, il piano della collaborazione tra le due istituzioni: l’Ateneo comunicherà annualmente alla Fondazione le iniziative che vorrebbe fossero sostenute e la Fondazione le valuterà e corrisponderà un finanziamento a inizio e a fine di ciascun progetto sulla base di una rendicontazione.

Le risorse serviranno per sviluppare progetti di ricerca, assumere personale docente e di ricerca con particolare attenzione ai giovani. Previsto inoltre un sostegno alle attività di terza missione e ai servizi per studenti e laureati. Il finanziamento potrà essere anche utilizzato per l’acquisto di attrezzature scientifiche fino ad un importo massimo del 20% della disponibilità annuale. Tra le aree disciplinari ritenute prioritarie nella convenzione le scienze della vita in campo biomedico, biomolecolare, biotecnologico, anche con riferimento alle applicazioni nell’oncologia e nelle neuroscienze. 

Confermato l’interesse anche per le scienze di base e le scienze umane e l’intenzione di favorire progetti interdisciplinari e convergenti.

Nel comunicato stampa le dichiarazioni del Presidente Iori e del Rettore Paolo Collini e i risultati della precedente convenzione 2016-2018.