Lunedì, 13 maggio 2019

«Rispetto e comprensione, le vostre leve per affrontare il futuro»

Questo l’augurio del rettore Collini rivolto sabato a neolaureati e neolaureate e a dottori e dottoresse di ricerca per l’ottava cerimonia di laurea

Versione stampabile

Piazza Duomo affollata sabato mattina nonostante la pioggia intermittente per la Cerimonia delle lauree. La manifestazione, giunta all’ottava edizione, viene organizzata due volte l’anno (in primavera e in autunno) dall’Ateneo in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Trento.

Lo scopo è valorizzare il conseguimento della laurea da parte di un bel numero di giovani e il loro rapporto con la comunità locale.

La pioggia a tratti non ha disturbato la cerimonia, che si è svolta come di consueto in un clima di festosa soddisfazione di giovani, famiglie e amici. In piazza c’erano 335 laureati e laureate dell’Università di Trento, tra coloro che hanno concluso il percorso di studi tra ottobre 2018 e marzo 2019 nei corsi di laurea di I ciclo dei dipartimenti: Cibio; Economia e Management; Fisica; Ingegneria civile, ambientale e meccanica; Ingegneria industriale; Ingegneria e Scienza dell’Informazione; Lettere e Filosofia; Matematica; Psicologia e Scienze cognitive; Sociologia e Ricerca sociale.

Con loro anche 12 dei 15 migliori dottori e dottoresse di ricerca dell’anno accademico 2016/2017.

Hanno ricevuto il diploma dalle mani del rettore Paolo Collini e del prorettore vicario Flavio Deflorian alla presenza di Daniele Finocchiaro, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università di Trento. 

Alla cerimonia hanno partecipato anche l’assessore all’istruzione, università e cultura della Provincia autonoma di Trento e l’assessora con delega per le materie della partecipazione, innovazione, formazione e progetti europei del Comune di Trento.

La cerimonia si è aperta con il corteo accademico partito dal Rettorato e si è conclusa con la proclamazione da parte del rettore e il lancio dei tipici cappelli (tocchi per laureati/e e feluche per dottori e dottoresse di ricerca). Ad accompagnare dal vivo i vari momenti la Corale polifonica UniTrento e il Gruppo strumentale di Ateneo, diretti da Marco Gozzi.

Nel suo intervento il rettore Paolo Collini ha ricordato a laureati e laureate l'importanza degli anni passati all'Università di Trento e il grande valore che questo periodo appena trascorso avrà nella vita. «Sostenervi nel percorso di studi – ha detto il rettore – è un grande investimento che la comunità trentina fa nel futuro. È bene ricordarselo con un senso di riconoscenza, sapendo che c'è un momento in cui siamo chiamati a restituire un po' di quello che abbiamo ricevuto. Quello che oggi celebriamo è un punto di partenza verso nuove avventure: siate aperti al nuovo restando fedeli ai vostri valori. Fate del rispetto e della comprensione le armi con cui affrontare una società difficile. Ricordate che i cambiamenti sono fonte di grandi opportunità se li sappiamo leggere con gli occhi della lungimiranza e della saggezza».

Di seguito gli interventi di Matteo Galvagni, di Rovereto, laureato nel 2015 all’Università di Trento e di  Sara Vettorazzo (laureata in Scienze e Tecnologie biomolecolari all’Università di Trento) nella veste di miglior laureata tra chi partecipava a questa edizione della cerimonia. 

I dettagli nel comunicato stampa (PDF | 98 KB).