scale al palazzo di Giurisprudenza ©UniTrento ph. Alessio Coser

Eventi

Mito e realtà del merito

Da Michael Sandel (Harvard University) al ministro Giuseppe Valditara. Politiche universitarie e scolastiche tra accusa e difesa

14 febbraio 2023
Versione stampabile
di Elisabetta Brunelli
Ufficio Stampa e Relazioni esterne

Spesso l’uscita di una classifica sulle performance universitarie suscita discussione e polemiche. C’è chi ne sostiene la validità e chi, invece, ne evidenzia i limiti. In realtà queste reazioni sono l’espressione di un dibattito più profondo sul merito e sui criteri di valutazione che attraversa la comunità scientifica internazionale come la politica. Su tali questioni ci si confronterà all’Università di Trento nel convegno “Falsi miti di progresso: mercato e meritocrazia nell'istruzione”, organizzato per il decennale di Roars, associazione che riunisce studiosi e studiose di università e centri di ricerca intorno al rendimento della ricerca accademica e della scuola (Roars sta per “Return on Academic Research and School”).

Si entrerà nel vivo del dibattito sulle politiche universitarie e scolastiche con il filosofo Michael Sandel, che sarà collegato con la sala di Trento dall’Università di Harvard. Ritenuto una delle persone più influenti a livello mondiale sui temi del merito, Sandel esprime preoccupazione per quella che definisce «la tirannia del merito», che dividerebbe la società in vincitori e in perdenti e che starebbe corrodendo la democrazia sia negli Stati Uniti sia in Europa.

«Negli ultimi decenni, le riforme della scuola e dell’università, in Italia e all’estero, sono state progettate e attuate nel nome della meritocrazia» commentano dal comitato organizzativo del convegno. Per questo se ne sono volute indagare le conseguenze: «La crescita di disuguaglianze sempre più insormontabili vanifica il ruolo dell’istruzione come volano per la mobilità sociale. In aggiunta, l’esasperata competizione tra i ricercatori droga e stravolge la ricerca scientifica, inibendo scoperte e dirottando gli sforzi dei più solo verso le linee di ricerca già consolidate. Infine, sempre nel nome della meritocrazia, sia nell’università che nella scuola, è cresciuto a dismisura il ruolo di metodi di valutazione basati su algoritmi quantitativi a cui si attribuisce il potere di misurare oggettivamente la qualità della ricerca, dell’insegnamento e dell’apprendimento. Per adeguarsi ai criteri di questa valutazione, si stanno introducendo profondi cambiamenti all’intero sistema della formazione e della ricerca, senza tuttavia comprendere le irreversibili distorsioni che ciò comporta».

Nelle due giornate si avrà modo di ascoltare una pluralità di posizioni. Tra queste, Daniel Markovits (Yale Law School) parlerà della meritocrazia come trappola e fulcro di disuguaglianza economica e disfunzioni sociali e politiche. E Mario Ricciardi, direttore della rivista Il Mulino e docente (Università Statale di Milano e Luiss Guido Carli di Roma), della meritocrazia come ideologia.

Ma davvero la meritocrazia è solo tirannia, trappola e ideologia? E la valutazione ha l’unica conseguenza negativa di costringere scuola e università all’efficientismo e studenti e studentesse a una continua competizione? E l’istruzione non ha più la forza di essere ascensore sociale? A spezzare una lancia a favore del merito sarà chiamato Marco Santambrogio, già docente (Università di Parma e Università San Raffaele di Milano), per il quale ci sarebbe un complotto contro il merito. Santambrogio sostiene che, in realtà, la meritocrazia è necessaria e che è possibile concepirne un modello dal volto umano. L’intervista a Giuseppe Valditara, ministro dell’istruzione e del merito, servirà a illustrare il suo punto di vista sull’importanza della valutazione e della meritocrazia per la scuola e per l'università, in apertura della tavola rotonda di sabato 25 febbraio (dalle 10.45). A quest’ultima parteciperanno anche Antonio Uricchio e Alessandra Celletti, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Agenzia per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur).

Dopo due giornate di riflessioni sulla meritocrazia, sulla valutazione e sul capitale umano nelle politiche scolastiche e universitarie, la tavola rotonda concluderà i lavori con il coinvolgimento di rappresentanti di tutte le componenti del mondo della scuola e dell’università. Da studenti e studentesse a dottorandi/e da lavoratori e lavoratrici e loro rappresentanze sindacali a personale docente e ricercatore.

Programma
Il convegno “Falsi miti di progresso: mercato e meritocrazia nell'istruzione. Cosa resta di vent'anni di politiche universitarie e scolastiche all'insegna dell'ideologia del merito” si terrà venerdì 24 febbraio (dalle 14.30) e sabato 25 febbraio 2023 (dalle 9) nella sala conferenze Fulvio Zuelli del Palazzo di Giurisprudenza (Trento - Via Verdi, 53). Ingresso libero. Alcuni interventi saranno da remoto. L’evento non sarà trasmesso in diretta streaming, ma è prevista la pubblicazione della registrazione video. Il responsabile scientifico del convegno è Umberto Izzo, professore dell’Università di Trento.
Informazioni sul sito web dedicato di UniTrento e sul sito di Roars
Non è prevista la trasmissione in diretta streaming dell’evento, la cui registrazione video sarà successivamente pubblicata.