Seminario

La lingua del romanzo: Emine Sevgi Özdamar

SIR-Università
19 aprile 2024
Orario di inizio 
14:30
Palazzo Paolo Prodi - Via Tommaso Gar 14, Trento
Aula 001
Organizzato da: 
SIR
Destinatari: 
Tutti/e
Partecipazione: 
Ingresso libero con prenotazione
Scadenza prenotazioni: 
18 aprile 2024, 12:00
Referente: 
Greta Perletti
Contatti: 
Staff Dipartimento di Lettere e Filosofia
0461 281788 - 282913

Emine Sevgi Özdamar (Georg-Büchner-Preis 2022) dialoga con Massimiliano De Villa e Sandra Paoli.

Nata a Malatya, in Anatolia sudorientale, e cresciuta a Istanbul, Emine Sevgi Özdamar emigra in Germania due volte, la prima nel 1965, come Gastarbeiterin – così erano definiti, allora, i lavoratori immigrati –  la seconda, come esule, dopo il colpo di stato militare del 12 marzo 1971 in Turchia. L’esilio a Berlino innesca una riflessione sul rapporto tra lingua d’origine e lingua di elezione: il turco, ormai gravato del peso della repressione, non può più essere il suo veicolo espressivo e ha bisogno di essere curato – così Özdamar – in uno Sprachsanatorium (sanatorio linguistico), costituito dal tedesco. 

La Giuria del Premio Büchner, il più prestigioso riconoscimento letterario in Germania, ha motivato l’attribuzione con queste parole: 

«Mezzi stilistici letterari sconosciuti ed espressioni d’ispirazione turca caratterizzano i suoi testi multiprospettici, che, oltre a intime esperienze personali, dispiegano un ampio panorama della storia turco-tedesca – dalla Prima Guerra Mondiale all’atmosfera di rinnovamento degli anni Sessanta e Settanta fino ai giorni nostri. Il lavoro di Emine Sevgi Özdamar apre un dialogo tra lingue, culture e visioni del mondo differenti che è insieme intellettuale e poetico»

Questi elementi emergono in tutte le sue opere, come nelle raccolte La lingua di mia madre (Palomar 2007) e Il cortile nello specchio (Editrice Cafoscarina 2018) o nei romanzi Il ponte del Corno d’oro (Ponte alle Grazie 2010), Das Leben ist eine Karawanserei, Seltsame Sterne starren zur Erde (non ancora tradotti in italiano), fino all’ultimo romanzo Ein von Schatten begrenzter Raum, pubblicato nel 2021 da Suhrkamp, da cui l’autrice leggerà durante l’incontro del 19 aprile. 

Sarà disponibile la traduzione in italiano.