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Formazione

Welcome aboard

Un corso per imparare a navigare nel mare UniTrento

15 dicembre 2022
Versione stampabile
di Daniele Santuliana e Lorenza Liandru
Ufficio stampa e relazioni esterne – Supporto alle relazioni istituzionali

Nell’ambito delle azioni previste dal nuovo Piano Strategico di ateneo, l’Università ha organizzato un corso dedicato a chi ha iniziato da poco a lavorare come personale tecnico-amministrativo. Un’esperienza preziosa, per fare gruppo, condividere dubbi e aspettative e capire quali sono i riferimenti all’interno delle strutture accademiche.

Sempre più, le organizzazioni complesse avvertono l’esigenza di prestare attenzione al benessere e alla soddisfazione delle persone che impiegano. L’Università di Trento, da tempo attenta a questi temi, ha scelto di formalizzare il proprio impegno inserendolo nel Piano Strategico 2022-2027, anche in considerazione del profondo ricambio generazionale che nei prossimi anni coinvolgerà l’Ateneo.

Nelle scorse settimane l’Ufficio Formazione ha quindi proposto “Benvenuti a bordo. Incontri per navigare in UniTrento”, un ciclo di appuntamenti rivolti a chi ha preso servizio negli ultimi mesi. Il corso, che ha coinvolto sia il personale a tempo indeterminato, sia quello a tempo determinato, si è articolato in due giornate di incontri e socializzazione.

La prima giornata

A spiegare il senso dell’iniziativa e a dare il benvenuto a neoassunti e neoassunte è stato Franco Fraccaroli, prorettore al benessere organizzativo e ai rapporti con il personale. Fraccaroli ha sottolineato l’impegno dell’Università per tutelare e valorizzare chi presta servizio all’interno delle strutture tecnico-amministrative.

La parola è passata poi a Barbara Poggio, prorettrice alle politiche di equità e diversità. Poggio si è soffermata sull’importanza di promuovere all’interno dell’Ateneo una cultura di giustizia, equità, trasparenza, apertura e pari opportunità. Sono tante – ha spiegato Poggio – le strutture che lavorano su questi temi: prorettori, prorettrici e delegati del rettore, ma anche il Comitato Unico di Garanzia, la Consigliera di Fiducia, l’Ufficio Equità & Diversità, il Centro Studi interdisciplinari di Genere, gli sportelli Inclusione e di Consulenza psicologica.

La giornata è proseguita con le attività condotte da Fabio Cecchinato con la collaborazione di Elisa Rapetti. Cecchinato ha chiesto ai partecipanti di ragionare sulle categorie attraverso cui è interpretato un luogo, compreso quello di lavoro. Prima del coffee break, particolarmente lungo per facilitare la socializzazione informale, spazio alla creatività, con l’invito a raffigurare in un disegno la propria percezione dell’Università di Trento.

Al ritorno dalla pausa, i partecipanti si sono divisi in piccoli gruppi per confrontarsi in scala minore su come è stato vissuto l’inserimento in Università. Dopo la restituzione, secondo round di focus group, questa volta incentrato sulle aspettative.

La seconda giornata

Il secondo appuntamento è stato invece impostato come un piccolo corso intensivo, con nove interventi che hanno fornito ai partecipanti una panoramica sulla struttura organizzativa dell’Ateneo e sulle principali risorse collegate al benessere lavorativo del personale. Molti i temi affrontati: assetto istituzionale, organi di governo e Piano Strategico con il direttore generale Alex Pellacani, etica e legalità con il delegato Matteo Borzaga, comunicazione interna ed esterna con la responsabile della direzione Alessandra Montresor, organizzazione e sistema premiale con il responsabile delle Risorse umane, Mario Depaoli. È stata poi riservata una particolare attenzione agli organi e alle figure preposte alla tutela e al benessere di chi lavora in Ateneo: Roberta Cuel ha presentato il Comitato Unico di Garanzia, di cui è presidente; Eleonora Gennarini ha parlato del servizio di supporto psicologico, mentre Claudia Vicario ha spiegato quali sono il ruolo e le funzioni della Consigliera di Fiducia. L’incontro si è concluso con l'intervento di Marzia Filippi del Servizio Prevenzione e Protezione e con quello delle rappresentanze sindacali.

Nel complesso, il percorso formativo ha offerto a neoassunti e neoassunte l’opportunità di conoscere meglio l’Ateneo e di sentirsi parte integrante della comunità universitaria, sia a livello culturale sia a livello organizzativo.

Il valore aggiunto dell’iniziativa, tuttavia, va sicuramente cercato nella dimensione relazionale. Il corso ha favorito il confronto tra colleghe e colleghi, permettendo a ciascun partecipante di gettare lo sguardo oltre la porta del proprio ufficio. Ma è stata anche l’occasione per un incontro diretto con rettore, prorettori, delegati, vertici aziendali e responsabili di vari servizi. Può sembrare banale, ma vedersi di persona, scambiandosi uno sguardo e un sorriso, è sempre il modo più efficace per dire “benvenuto”.