I docenti e le docenti dell'Università di Trento che hanno partecipato all'ultimo evento residenziale organizzato dal Formid

Formazione

Un centro per imparare ad insegnare

Attraverso il Formid, UniTrento promuove la sperimentazione e lo scambio di conoscenze in ambito didattico

21 settembre 2023
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di Daniele Santuliana
Ufficio Stampa e Relazioni esterne

Il Teaching and Learning Center dell’Università di Trento nasce dal Piano strategico di Ateneo 2017-2021 con l’obiettivo di sperimentare modalità didattiche funzionali all’apprendimento, sviluppare competenze trasversali e creare un ambiente formativo aperto alla curiosità individuale e al dialogo.

Negli ultimi anni, anche all’interno degli atenei italiani si stanno moltiplicando le spinte per creare centri per l'insegnamento e l’apprendimento. L’obiettivo è quello di sostenere lo sviluppo professionale del personale docente, soprattutto per quanto riguarda le competenze didattiche.

«Il profilo di chi fa ricerca è già molto supportato, con un percorso che inizia durante la laurea e prosegue con dottorato e post doc», spiega Anna Serbati, componente del comitato scientifico e di coordinamento del Formid. «Le competenze legate alla didattica sono generalmente molto meno sviluppate: spesso una persona inizia ad insegnare appena assunta. Nessuno le ha insegnato come fare e questo porta in genere a replicare modelli vissuti da studente oppure visti all’estero».

Il Formid è composto da un comitato scientifico e di coordinamento e da un comitato di indirizzo con referenti di tutti i dipartimenti dell’Ateneo. A questi si affiancano uno staff pedagogico e uno amministrativo.

La prima attività svolta dal centro è quella formativa, con alcuni eventi aperti a tutto il corpo docente e altri destinati ad alcune categorie di utenti. C’è poi una funzione di supporto alla didattica: chi insegna può proporre un proprio progetto di innovazione per accedere ai finanziamenti assegnati dal centro. Oltre a questo, il Formid fornisce risorse per l’autoformazione, come il Mooc - Massive Open Online Course per la valutazione delle competenze, oppure il Glossario per i concetti di base.

«Un’iniziativa particolarmente interessante – racconta Serbati – sono le comunità di pratica, un format già diffuso a livello internazionale che sta prendendo piede in Italia». In sostanza, alcuni gruppi formati da 8-10 docenti si trovano a cadenza mensile per parlare di didattica in modo informale. Uno spazio tra pari libero da giudizi in cui confrontarsi senza tabù.

Altre attività del Formid prevedono il coinvolgimento di tutor e rappresentanti degli studenti, con una formazione specifica sui metodi di studio. Da segnalare anche la partecipazione a Eciu, il consorzio europeo delle università innovative, in particolare per quanto riguarda il challenge based learning.

Quali gli obiettivi raggiunti fino ad ora? Serbati: «Avviato nel 2017, il Formid si è costituito come vero e proprio Teaching and Learning Center negli ultimi due anni. Abbiamo coinvolto numerosi docenti nelle attività formative, con feedback decisamente positivi in termini di frequenza e di soddisfazione. Le comunità di pratica attive sono cinque e, grazie al bando innovazione didattica, abbiamo ricevuto parecchie richieste di affiancamento metodologico con numerosi docenti che stanno monitorando il proprio grado d’innovazione».

La didattica innovativa si conferma un asset fondamentale per l’Università di Trento per due ragioni: «da un lato per migliorare la formazioni di studenti e studentesse: quanto più noi docenti sappiamo insegnare, tanto più massimizziamo le possibilità di apprendimento di chi frequenta i nostri corsi; dall’altro, per i docenti, affinché non si sentano soli davanti a sfide complesse e possano vivere serenamente l’azione didattica», conclude Serbati.

Il programma 2023/2024
Anche per l’anno accademico in partenza, il Formid prevede un calendario di attività rivolte al personale docente dell’Ateneo. Le formazioni si articolano in seminari, giornate formative e digital tips.
Si parte a novembre con il seminario “Intelligenza artificiale in education”; si prosegue nel 2024 con le giornate formative “Valutazione e feedback: strumenti e strategie” (a gennaio), “Gestione del conflitto e strategie di comunicazione” (a febbraio, da confermare) e “Il benessere e l’inclusione degli studenti” (a marzo). Ad aprile e maggio, tornano i seminari: “Come studiano gli studenti: metodi e strategie di studio” e “Approcci e funzioni dell’istruzione superiore” (entrambi da confermare). In calendario non mancano gli eventi per delegati e delegate alla didattica dei dipartimenti e centri (gennaio e giugno, da confermare) e per delegati e delegate all’inclusione (aprile, da confermare). Ci sono poi una giornata formativa per coordinatori e coordinatrici di corsi di studio (1-2 febbraio) e un evento residenziale di tre giorni per docenti di nuova assunzione (29-31 maggio 2024).
Le “digital tips” prevedono brevi approfondimenti sugli strumenti Moodle declinati secondo le esigenze dei diversi dipartimenti e centri.
Le informazioni sulle attività in programma sono su https://projects.unitn.it/formid/it/.