Bandierine tedesche. Foto Adobe Stock

Formazione

Warum Deutsch lernen?

Cinque buoni motivi per studiare la lingua tedesca

10 ottobre 2023
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di Lorenza Liandru
Supporto alle Relazioni istituzionali

Nell’ambito dell’iniziativa "Porte Aperte", il Centro linguistico d’Ateneo (Cla) ha organizzato a settembre un incontro dal titolo "La lingua tedesca: una marcia in più per il mondo del lavoro". Esperti, professionisti, docenti e laureati di vari ambiti hanno presentato a studenti e studentesse i vantaggi della conoscenza del tedesco nel percorso formativo e professionale. Se vi siete persi l’appuntamento e siete curiosi di sapere perché è così importante conoscere la lingua di Goethe, questo articolo è per voi. Abbiamo chiesto a sei esperte coinvolte nell’organizzazione dell’incontro di elencare per UniTrentoMag i motivi che rendono il tedesco la lingua "con una marcia in più". E sono state molto convincenti.

È un investimento professionale e culturale

L’Università di Trento offre a studenti e studentesse numerose opportunità per imparare o perfezionare la lingua tedesca, come corsi, programmi di doppia laurea, tirocini all’estero, scambi Erasmus o mobilità internazionale. Non sempre, però, i ragazzi e le ragazze colgono queste occasioni: «A volte c’è uno scollamento tra l’offerta formativa e le scelte professionali dei laureati che cercano lavoro in ambienti germanofoni», sottolinea Elena Ioriatti del Comitato didattico del Cla. «Non cogliere le opportunità offerte da UniTrento per apprendere il tedesco durante gli studi rischia di trasformarsi in una grave lacuna formativa. Una lacuna difficile da colmare quando si è concentrati nella crescita professionale. Imparare il tedesco è un investimento importante, perché richiede tempo e impegno, ma va sempre considerato il grande ritorno che si può avere in termini di opportunità professionali e culturali». L’aspetto culturale non è secondario quando si impara una lingua: «Conoscere il tedesco – prosegue Ioriatti – significa entrare in contatto con una cultura ricchissima. La letteratura in lingua tedesca ha donato all’umanità grandi opere di poesia e prosa, per non parlare del contributo di filosofi, musicisti, scienziati».

È una scelta strategica per ottenere posizioni lavorative qualificate

English is not enough. Oggi per eccellere e distinguersi in ambito lavorativo è necessario aggiungere almeno un’altra lingua al proprio curriculum e il tedesco offre una marcia in più in numerosi settori strategici: diritto, economia, imprenditoria, turismo, medicina, istruzione, ricerca, cultura. «La conoscenza di una terza lingua è una condizione indispensabile per poter trovare un lavoro qualificato», precisa Federica Ricci Garotti del Dipartimento di Lettere e Filosofia. «Conoscere più lingue straniere apre le porte a posizioni lavorative prestigiose e meglio retribuite in molti ambiti professionali. È una condizione indispensabile se si vuole fronteggiare una competizione globale sempre crescente». Fabiana Rosi, presidente del Cla, mette in evidenza un altro vantaggio spesso poco considerato: «La padronanza della lingua permette a chi va a lavorare all’estero, anche in realtà internazionali dove si comunica in inglese, di costruire relazioni umane più profonde, funzionali anche al lavoro e alla carriera. È inoltre un elemento chiave per sentirsi parte della società e sviluppare un’identità europea più ricca».

Perché viviamo in un’Europa multilingue

A proposito di identità europea. Dal punto di vista culturale e linguistico il vecchio continente è estremamente diversificato: al suo interno si parlano 24 lingue ufficiali e circa 60 lingue regionali e minoritarie. «La diversità linguistica è un elemento costitutivo e caratterizzante dell’Europa – evidenzia Cristina Algranati, Collaboratrice esperta linguistica – un valore che ci distingue dal modello monolingue degli Stati Uniti. In questo contesto la padronanza della lingua tedesca accresce le possibilità di lavorare, studiare e viaggiare nel vecchio continente. E si inserisce appieno nel quadro della politica linguistica dell’Ue, che promuove il plurilinguismo in un’ottica di coesione e integrazione sociale e come fattore di miglioramento delle opportunità educative e professionali dei propri cittadini». In Europa, infatti, il tedesco è un vero e proprio "lasciapassare", perché è lingua ufficiale in Germania, Austria, Liechtenstein ed è una delle lingue ufficiali in Svizzera, Belgio e Lussemburgo. Ed è un idioma studiato in molti altri paesi europei.

Perché siamo a Trento e nell’Euregio

La lingua tedesca fa parte della storia del Trentino. Per ragioni geografiche e politiche il territorio della nostra provincia è sempre stato in relazione con le popolazioni tedescofone che abitano le Alpi. Con loro, nel corso dei secoli, abbiamo condiviso interessi comuni collegati all’economia, ai trasporti, all’ambiente e a tutto ciò che ne consegue. Oggi questi legami sono alla base della collaborazione transfrontaliera dell’euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino. «Studiare il tedesco a Trento non è come imparare questa lingua a Roma o Firenze», spiega Katharina Salzmann, ricercatrice di lingua tedesca. «Non dobbiamo dimenticare che appena oltre i confini provinciali c’è l’Alto Adige, un territorio dove vige un sistema bilingue. In provincia di Bolzano il tedesco è un requisito imprescindibile per lavorare nella pubblica amministrazione».

Perché "il tedesco è una lingua difficile" è solo un pregiudizio

«Ogni lingua è una sfida – afferma Silvia Toniolo, collaboratrice Cel – ed è solo un pregiudizio che il tedesco sia più difficile dell’inglese o del francese. Inoltre non vanno trascurati i vantaggi cognitivi dell’imparare una lingua straniera: parlare e comprendere un altro idioma espande il pensiero, allarga gli orizzonti, è un esercizio per la mente».

Si dice che Carlo Magno abbia affermato: "Conoscere una seconda lingua significa possedere una seconda anima". Probabilmente questa frase non venne mai pronunciata, ma il suo significato è pienamente condivisibile.