Alberto Barp, foto di Nadia Ottavi, Accademia Internazionale degli Scacchi

Sport

FAI LA MOSSA GIUSTA

Intervista ad Alberto Barp, scacchista e atleta TOPSport dell’Università di Trento

27 novembre 2018
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Ilaria Bibbiani
di Ilaria Bibbiani
Laureanda UniTrento e volontaria del Servizio civile presso l’Ufficio UniTrento Sport.

Oggi intervistiamo Alberto Barp, atleta TOPSport di scacchi e studente universitario di Gestione aziendale, un corso di laurea del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento. Alberto tra i  migliori risultati ha ottenuto la partecipazione ai tornei di massima categoria italiana (serie Master) e agli Europei per club a squadre 2017 e il 2° posto al 3° Open internazionale Del Santo 2016.
Il programma TOPSport nasce nel 2011 come primo esempio in Italia di programma di dual career e offre ad atleti e atlete un supporto concreto nel conciliare gli impegni sportivi con quelli accademici.

Alberto, come hai iniziato a giocare a scacchi?

Mi ha insegnato mio padre a 5 anni poi ho migliorato la mia tecnica con dei corsi nel mio paese che si trova vicino Belluno. Ho deciso di continuare facendo dei tornei, man mano progredendo nel livello, fino ad arrivare quinto ai campionati italiani U10. Al momento sono al pari dei miei coetanei italiani più forti ma continuo a gareggiare soprattutto per passione.

Quando è stato il boom nella tua carriera?

A scacchi esistono sia i campionati che i tornei; questi ultimi sono spesso internazionali. L’anno scorso ho partecipato agli europei per club a squadre (come una Champions League degli scacchi), due anni fa ai mondiali U18 e quest’anno ci saranno i campionati italiani U20 a cui parteciperanno i primi otto campioni italiani. Da lì, se vincessi, potrei andare ai mondiali U20 l’anno prossimo.

Come ti alleni?

Per allenarmi nel gioco vado su siti Internet attraverso cui posso trovare avversari da tutto il mondo; per studiare le strategie invece leggo libri e uso dei programmi in cui si analizzano in generale le tattiche usate durante la partita. Per studiare uso anche “Motore”, un programma del computer che ti indica le mosse migliori in ciascuna posizione degli scacchi; questo aiuta a migliorare il proprio gioco soprattutto nella prima parte della partita. Inoltre ho un maestro di scacchi della Repubblica Ceca, uno tra i primi cento migliori scacchisti al mondo, con cui mi incontro una volta a settimana via Skype.

Cosa studi? Prospettive future?

Inizio quest’anno il corso di laurea in Gestione Aziendale. La mia scelta parte da un’inclinazione verso l’economia, ma non so cosa andrò a fare dopo essermi laureato.

Come sei venuto a conoscenza del programma TOPSport? Come pensi ti possa aiutare?

Mentre guardavo i corsi di studio e le borse di studio offerte dall’Università di Trento ho notato il programma TOPSport. Penso possa aiutarmi nel mio percorso universitario con i suoi benefit, visto che mi alleno tre ore al giorno. In più, mentre alle superiori facevo fatica a partecipare ai tornei, quest’anno spero di poterne fare di più, sempre mantenendo il mio impegno con l’università.

Uno degli obiettivi dell’Università di Trento è la diffusione valoriale della pratica motoria-sportiva nella vita degli studenti. Pensi che il tuo sport ti abbia trasmesso dei valori e che questi si riflettano nella vita quotidiana?

Gli scacchi mi aiutano molto nel processo decisionale: chiaramente in ogni partita bisogna decidere quale mossa fare o quale piano utilizzare, e anche questo si riflette nella vita quotidiana nel momento in cui devo prendere grandi decisioni, come è successo per la scelta universitaria. Penso che sia un processo automatico ed implicito in me stesso, ma spesso mi aiuta a prendere le decisioni giuste. Questo mi porta a essere più riflessivo e razionale, infatti negli scacchi le decisioni prese d’impulso portano a risultati negativi.