Un totem della campagna UniTrento per il risparmio energetico ©UniTrento

Vita universitaria

Un ateneo in transizione

Il Senato accademico ha approvato il Piano di sostenibilità ambientale 2024. Ne parliamo con il delegato Marco Ragazzi

21 dicembre 2023
Versione stampabile
di Daniele Santuliana
Ufficio Stampa e Relazioni esterne

Prosegue l’impegno dell’Università di Trento sul fronte della sostenibilità ambientale. Nel 2016, l’Ateneo si è dotato per la prima volta di una roadmap per lavorare in diversi ambiti: emissioni, energia e risorse naturali, edifici e procedure, cultura e insegnamento, salute e benessere. Nel 2020, ha visto la luce la seconda versione del piano, con un orizzonte temporale che ha coperto gli anni della pandemia. Il lavoro sulla sostenibilità è poi ripartito alla fine dell’emergenza sanitaria fino a giungere quest’anno alla definizione di un terzo piano per il 2024. Un piano “di transizione” che punta a porre le basi per il triennio successivo, ma che guarda ancora più in là, al 2030 e al 2050.

Lo scorso marzo, nell’ambito di un focus sul risparmio energetico, abbiamo raccontato con Marco Ragazzi, delegato del Rettore alla Sostenibilità ambientale, l’avvio dell’iter che avrebbe portato alla redazione del piano. Ora, a pochi giorni dall’approvazione in Senato accademico, torniamo sull’argomento per capire le strategie che l’Ateneo intende mettere in campo per ridurre la propria impronta ecologica.

Professor Ragazzi, quali sono le performance dell’Ateneo in ambito energetico? Quali consumi vengono monitorati?

«I parametri sono quattro: consumo di gas, consumo di energia elettrica, consumo d’acqua e rifiuti urbani residui. I primi due possono essere espressi in rapporto alle superfici, in modo da avere dati raffrontabili anche al variare del patrimonio immobiliare; il dato su acqua e rifiuti è utile analizzarlo come consumo pro capite. Il trend degli ultimi anni è sicuramente positivo, con un calo generalizzato imputabile in parte alla pandemia, in parte ad alcuni interventi di efficientamento. Tra questi, oltre ai pannelli fotovoltaici installati sui tetti della Biblioteca centrale e di quella di Mesiano, ne arriveranno altri a breve su uno degli edifici dell’ex Manifattura Tabacchi di Rovereto. Ci tengo poi a ricordare che il 100% dell’energia che utilizza l’Ateneo è certificato dal fornitore come proveniente da fonti rinnovabili».

Cos’è la Rete delle Università per lo sviluppo Sostenibile?

«Rus, la Rete delle Università per lo sviluppo Sostenibile, è nata nel 2015 dall’iniziativa della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) e oggi conta 86 atenei aderenti. UniTrento è entrata formalmente nel 2017 e partecipa a tutti i gruppi di lavoro: cambiamenti climatici, cibo, educazione, energia, inclusione e giustizia sociale, mobilità, risorse e rifiuti, università per l’industria. Un obiettivo della rete è quello di far circolare le informazioni per redigere linee guida comuni».

Perché un piano annuale "di transizione"?

«Da un punto di vista pratico, il piano annuale di transizione ci permetterà di sincronizzare il prossimo piano con gli altri piani dell’ateneo, che invece hanno durata triennale. Abbiamo quindi un anno intero per calibrare contenuti, metodologie e obiettivi del documento che coprirà il periodo 2025-2027, anche in base alle opportunità che si presenteranno il prossimo anno, ad esempio nell’ambito delle comunità energetiche rinnovabili».

La prima delle modalità individuate per migliorare la sostenibilità ambientale è la partecipazione. Come la si incentiva?

«Per incentivare la partecipazione, l’Università ha costituito un “Green Office”, un tavolo di confronto permanente formato da chi studia, lavora, insegna o fa ricerca. Al suo interno troviamo cinque gruppi tematici dedicati a energia, risorse e rifiuti, mobilità, cibo, formazione, oltre a un team dedicato ad armonizzare le varie attività. Il Green Office è stato riorganizzato nel 2023, ma entrerà a pieno regime nel 2024».

Il piano di sostenibilità individua alcune azioni tecniche: di cosa si tratta?

«Se parliamo di energia, nelle prossime settimane è previsto il completamento dell’edificio all’ex Manifattura Tabacchi di Rovereto che ospiterà alcuni laboratori dell’Università. L’edificio sarà dotato di una copertura fotovoltaica e questo permetterà di aumentare la quota di energia elettrica autoprodotta dall’Ateneo. Il 2024 deve essere l’occasione per un cambio di approccio su questi temi, puntando su efficientamento e produzione. Il prossimo anno è prevista anche la realizzazione di tre stazioni di ricarica per veicoli elettrici in altrettanti dipartimenti. Un progetto pilota che vuole fare da apripista rispetto a iniziative simili in altre strutture dell’Ateneo».

Un capitolo del piano è dedicato alla comunicazione della sostenibilità. Quali sono le iniziative in questo ambito?

«Nel 2024 andrà a regime il progetto di comunicazione #soloquantoserve, con una serie di iniziative di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità ambientale rivolte alla comunità universitaria. La comunicazione è però bidirezionale, perché è possibile inviare segnalazioni e suggerimenti al Green Office attraverso l’indirizzo email unitrento-sostenibile [at] unitn.it (»).

#soloquantoserve
Novità nelle sedi UniTrento: a partire da gennaio i vari edifici dell'Ateneo ospiteranno la campagna informativa e di sensibilizzazione #soloquantoserve dedicata a chi vive e frequenta ogni giorno gli spazi universitari.  L'iniziativa prevede l’installazione di un totem informativo in ciascuna sede oltre a vari pannelli che rimandano a maggiori informazioni su come risparmiare risorse naturali ed essere più sostenibili. Aule, uffici, sale studio, corridoi, scale e ascensori e in tutti gli spazi comuni saranno affissi piccoli adesivi che invitano a prestare attenzione nell'evitare gli sprechi. L’invito è ad adottare comportamenti consapevoli e a utilizzare le risorse a disposizione “solo quanto serve”, come indica l’hashtag che dà il nome alla campagna. Ogni messaggio è accompagnato da un’icona ispirata a uno dei quattro elementi: foglia per i materiali di consumo come la carta o la plastica; aria per il calore o il fresco da preservare nei locali; acqua per le risorse idriche da usare con consapevolezza; sole per gli apparecchi che sfruttano energia elettrica e talvolta rimangono accesi inutilmente. Completa l’adesivo l’indicazione del sito dedicato dove trovare maggiori informazioni e una lista di suggerimenti utili a dare il proprio contributo al risparmio di risorse. Tutte le informazioni e i consigli della campagna UniTrento sono su www.unitn.it/green.