Studenti in appartamento al Collegio Bernardo Clesio di Trento. Foto di Giovanni Cavulli, archivio Università di Trento.

Vita universitaria

ALLOGGIARE FUORI CASA

Esperienza di crescita in residenze universitarie o alloggi presso privati

10 agosto 2018
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Mario Planchesteiner
di Mario Planchesteiner
Studente iscritto alla laurea magistrale in Filologia e Critica letteraria e volontario del servizio civile presso il Servizio Orienta dell'Università di Trento.

Chi sceglie di studiare all’Università di Trento spesso ha bisogno di una sistemazione abitativa. Ecco alcune indicazioni.

L’Opera Universitaria di Trento (l’ente provinciale per il diritto allo studio) mette a disposizione circa 1.400 posti letto, distribuiti per la maggior parte in studentati (San Bartolameo e il nuovo Mayer) o in appartamenti sparsi per la città. Questi posti sono destinati agli studenti che risiedono nei comuni “fuori sede” e la cui condizione economica non supera i 23.000 € di valore ISEE. Gli studenti che possiedono i requisiti di condizione economica e merito stabiliti dal Bando a.a. 2018/2019, sono tenuti al pagamento di un canone mensile di € 220,00 per la stanza singola e di € 180,00 per la doppia.

Eleonora, studentessa del quinto anno in Giurisprudenza, ci racconta della sua “lunga” esperienza allo studentato San Bartolameo: “siamo oltre 800 distribuiti su più palazzine, in gran parte organizzate in stanze singole con proprio bagno e balcone. Vivere in questo studentato significa non essere mai soli: quotidianamente infatti si ha l'occasione di incontrare nuove persone provenienti da diverse parti d'Italia e da tutto il mondo. Ciò anche grazie alla possibilità di usufruire delle cucine attrezzate (una per piano, ogni 18 studenti circa), delle tre palestre e delle sale lettura, oltre che di tutti gli spazi comuni che caratterizzano la residenza. Aver ottenuto il posto a San Bartolameo sicuramente ha facilitato il mio trasferimento a Trento ma soprattutto mi ha permesso di vivere in un'atmosfera internazionale e stimolante dal punto di vista culturale, oltre che di condividere esperienze e conoscenze con studenti che frequentano corsi di laurea molto differenti dal mio”. 

Per gli studenti non beneficiari di un posto alloggio dell’Opera Universitaria l’alternativa è rivolgersi al mercato privato (residenze universitarie gestite da altri soggetti/cooperative o appartamenti in affitto). 

L’Università di Trento conta circa 16.000 iscritti, più della metà dei quali sono studenti fuori sede. Questo significa che, soprattutto a ridosso del passaggio da un anno accademico all’altro, sono molti gli studenti che lasciano o cercano un posto alloggio.

Per facilitare questo scambio, nel corso degli anni gli studenti hanno creato autonomamente dei canali: oltre alle bacheche annunci presenti sulle pareti dei diversi dipartimenti, esistono diversi gruppi su facebook che raccolgono gli annunci degli studenti. Uno dei più utilizzati è il gruppo “AAA Appartamenti studenti Trento” che raccoglie quasi 10.000 iscritti. La procedura per la ricerca del posto alloggio è molto semplice: è sufficiente scorrere la bacheca per trovare decine di annunci esposti da altri studenti. Una volta ottenuti i contatti è possibile organizzare una visita all’appartamento per poi concordare il contratto di affitto col proprietario. A tal proposito è bene essere informati riguardo alle diverse tipologie di contratto disponibili e ai diritti e doveri a cui le parti sono tenute a rispondere. Fortunatamente esistono delle guide stilate appositamente per questo scopo, come la guida affitti creata dall’associazione studentesca UDU, reperibile online e facilmente consultabile: https://issuu.com/udutrento/docs/guida_affitti_2018_-_stampa 

“Penso che andarsene da casa e vivere in un appartamento condiviso con altri studenti sia una delle esperienze fondamentali che si affrontano negli anni dell’università” - questa la convinzione di Riccardo, studente del terzo anno di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. “Indubbiamente le lezioni e gli esami sono la parte più importante della nostra formazione, ma imparare a gestire il proprio tempo e le proprie necessità quotidiane in completa autonomia è qualcosa che forse si dà per scontata, ma che in realtà richiede tempo e impegno. Non sempre può essere semplice vivere con persone che, magari, fino a quel momento erano complete sconosciute; ma è altrettanto vero che spesso da questi incontri casuali nascono amicizie che dureranno ben oltre la scadenza del contratto di affitto e che rimarranno tra i nostri ricordi più belli”.