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Formazione

Da Trento a Parigi per studiare e fare ricerca al Collège de France

C’è tempo fino al 25 gennaio per partecipare al bando dedicato a dottorandi, dottorande e postdoc

21 dicembre 2022
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di Paolo Fisichella
Studente collaboratore Ufficio stampa e relazioni esterne

Il Collège de France vanta una storia di prestigio internazionale che affonda nel XVI secolo. Collocato a Parigi, vicino alla Sorbona, il Collège ospita oltre 50 docenti e ricercatori esperti in campo storiografico, filologico e filosofico, ma anche negli ambiti della fisica, matematica, biologia, chimica, scienze della terra e psicologia cognitiva. Alcuni tra essi sono stati insigniti del Premio Nobel. Come ogni anno, l’Università di Trento offre un bando per un periodo di ricerca coperto da contributo presso questa istituzione.

«L’accordo con il Collège de France - racconta il professor Sandro Stringari, responsabile scientifico della collaborazione – si concretizza in due iniziative: una cattedra di accoglienza per ospitare nella nostra università studiosi e studiose del Collège; gli scambi di mobilità, che consentono a ricercatori e ricercatrici del nostro Ateneo di svolgere lì un periodo di studio, con la possibilità di seguire gli insegnamenti di alcuni tra i più importanti nomi della ricerca internazionale».

Possono partecipare dottorandi e dottorande, assegnisti e assegniste dell’Università di Trento. La scadenza per presentare la domanda è mercoledì 25 gennaio 2023. La selezione sarà tramite valutazione dei titoli. La permanenza all’estero dovrà essere continuativa e avvenire nel periodo tra l’1 marzo e il 31 luglio 2023. Chi verrà selezionato alloggerà nelle strutture del Collège e potrà avere una borsa di studio dall’Università. 

Giulia Vettori, assegnista di ricerca al Dipartimento di Lettere e Filosofia, è risultata vincitrice del bando nell’edizione 2021/22. «È stato un assoluto privilegio, – ci racconta – quello di trascorrere un soggiorno di ricerca presso il Collège de France. Ho avuto la possibilità di vivere in una delle città più affascinanti e culturalmente stimolanti del mondo, di frequentare da borsista un ambiente arricchente da un punto di vista intellettuale e relazionale e di entrare in contatto con studiose e studiosi di altissimo profilo scientifico. In particolare, sono molto grata al professor Dario Mantovani, titolare della cattedra “Droit, Culture et Société de la Rome Antique”, che è stato il mio docente di riferimento in questa esperienza. Ho tratto grande profitto dalla frequenza del suo corso e dei suoi seminari, così come dalla partecipazione ad altri appuntamenti tra quelli proposti all’interno della vasta offerta formativa del Collège. Uno dei tratti distintivi di questo prestigioso istituto è la sua vocazione all’insegnamento e alla disseminazione del sapere: le lezioni sono ad accesso libero e gratuito e anche le ricerche più rigorose e innovative sono calibrate per essere fruibili anche da un pubblico di non specialisti. Si tratta pertanto di un’occasione di formazione unica, non solo per coltivare interessi scientifici e affinare le proprie competenze, ma anche per superare gli steccati disciplinari, verso una preparazione ad ampio spettro. Infine, aggiungo che per la mia permanenza a Parigi ho potuto contare sulla generosa sovvenzione finanziaria della Fondation Hugot e su un supporto straordinario da parte dei diversi uffici di competenza, primo tra tutti la Divisione Relazioni internazionali». «In Francia – prosegue Vettori – ho potuto arricchire le mie prospettive di ricerca, attingere ai preziosi fondi librari delle biblioteche parigine, creare una rete di relazioni con studiosi e colleghi e perfezionare la conoscenza della lingua francese».

L’accordo fra Università di Trento e Collège de France rappresenta dunque un’opportunità preziosa per ricercatori e ricercatrici che vogliano aggiungere un tassello significativo al loro percorso di formazione, ma anche mettersi alla prova in un contesto internazionale dove la ricerca ai più alti livelli mira a contribuire allo sviluppo culturale e intellettuale del singolo non meno che della società civile nel suo complesso.

La mobilità al Collège de France rientra nella collaborazione multidisciplinare tra l’Università di Trento e l’istituto superiore di ricerca siglata nel 2011. L’accordo, nato su proposta del professor Sandro Stringari, titolare nell’anno accademico 2004/05 della Chaire Européenne presso il Collège de France, ha dato la possibilità all’Università di accogliere alcuni tra gli intellettuali più noti e prestigiosi a livello internazionale, come Stanislas Dehaene, John Scheid, Antoine Georges, Michel Zink, Carlo Ossola, Alain Prochiantz, Pierre Rosanvallon, Jean-Pierre Brun, Clément Sanchez, Pierre-Louis Lions, Gabriele Veneziano, Roger Chartier, Jean Dalibard, Alain Supiot, Claire Voisin, Vinciane Pirenne-Delforge, Serge Haroche, Antoine Compagnon, Jean-Francois Joanny e Dario Mantovani. L’opportunità della mobilità arricchisce la collaborazione, permettendo ai più giovani di confrontarsi con ricercatori e ricercatrici di prestigio, nello sfondo di uno tra gli istituti di ricerca più celebri al mondo.